Riflessioni e esperienze crociera
Mentre provo a fare un riassunto dei giorni in crociera mi
guardo il piano originale di viaggio. Il primo cambiamento ci è stato
comunicato già a Napoli - io ho raggiunti quelli che sono partiti da Savona solo
il giorno dopo a Napoli - ed era l'informazione che per ragioni di sicurezza
non ci saremmo fermati a Sharm El Sheik. Peccato. Giorni dopo poi ho sentito
dei compagni di viaggio che c'era la voce che la Costa Crociere aveva ancora
dei soldi da pagare a questo porto e per questo non ci siamo fermati li. Chissà se è vero.
Poi il fuoco nella notte del quarto giorno di viaggio. Per
le persone che come me hanno preso la nave a Napoli non c'era ancora nessuna
fermata. Con paura e preoccupazioni siamo poi arrivati in Giordania dove avevo
prenotato l'unica gita con Costa del mio viaggio: normalmente non mi piacciono
le gite turistiche in gruppo ma volevo vedere uno delle nuove meraviglie del
mondo: nuove perché li hanno ri-elencati / classificati proprio il giorno del
mio matrimonio, il 07.07.2007 come ho scoperto nell'autobus. Mi ero prenotata
per il autobus da Aqaba a PETRA con guida inglese perché c'erano amici, ma avrei fatto
meglio con gli italiani che sono sicuramente più divertenti.
Petra era bellissima, appena ho fortuna di avere una
connessione internet migliore e che ho capito come rimpiccolire il formato
delle foto con questo nuovo tablet mio vi inserisco qualche foto.
Malgrado la bellezza del posto eravamo tutti di un umore
strano, non abbiamo dormito bene dopo essere stati 2-3 ore con le veste
salvagente addosso e la insicurezza se questa nave può portarci sani e salvi
alle Mauritius.
La prossima fermata era poi solo circa 10 km distante e
questi abbiamo fatto senza problemi e al porto di Eilat Israele hanno poi avuto
gli attrezzi adatti per cominciare con la riparazione della ciminiera che era
andata in fiamme.
Due giorni li erano programmati e un giorno ho girato la
città e l'altro il delfinario e ho fatto snorkeling con delfini.
Ma poi ci hanno fatto fermare un altro giorno perché le
riparazioni non erano finite. Così ci hanno fatto fare una gita gratis bella:
per vedere delle vecchie miniere di rame. Con paesaggio e colori bellissime. E
abbiamo anche potuto vedere razzi anti missili...
Dopo uno dei posti più belli per vedere coralli e pesci
senza bagnarsi: una specie di Aquarium, con una torre sotto acqua dove si sta
praticamente nel mare e si vede il fondale tramite vetri. Molto bello. Poi
c'erano anche tartarughe marine giganti, squali e altri pesci in altre vasche.
Dopo in marcia finalmente per intere 7 giorni di navigazione
senza fermata, solo con uno stop tecnico di cui sapevo ma non me ne sono
accorta: dovevamo prendere a bordo dei bei militari italiano che dovevano
proteggerci in caso di assalto da parte di pirati. Però i pirati non abbiamo
visto. Ci mancava anche questo.
Uno che non ha mai fatto una crociera può magari avere
timore di annoiarsi in sette giorni in mare. Ma c'era più che sufficiente da
fare, come corso di ballo uno due volte a giorno (avevo un partner molto
simpatico), corsi di lingue, animazioni vari con quiz, balli di gruppo,
giocchi, ping pong (porto una pallina di ping pong a casa, magari finalmente
Eugenio o qualcuno del condominio ha voglia di giocare con me) ecc.
Una volta
ho avuto l'impulso di andare al corso di italiano, tanto per curiosare. Appena
entrata l'insegnante diceva che purtroppo in quella mattina aveva da fare con
il gruppo degli animatori e mi sono offerta io a dare la lezione. Tutto andato
bene. Era un livello di principianti e me la sono cavata anche se avevo già un
bel misto di lingue in testa. Parlavo quasi tutto il giorno in inglese. E
qualche volta addirittura francese che purtroppo non ne parlo più da oltre 20
anni.
Ogni sera c'erano dei spettacoli in teatro alle 21.30, dalle 18-01.00
in un'altra sala si poteva ballare il liscio, di sera dalle 22.00 discoteca con
qualche animazione prima.
Il 5.01.2015 siamo poi arrivati per un giorno e mezzo alle
Seychelles. Bel posto anche se abbiamo avuto una esperienza strana con una
compagna di viaggio con la quale abbiamo affittato una macchina a noleggio
insieme. Visto che il contratto era sul suo nome ha guidato lei. Assolutamente
troppo veloce nelle strade strette e bagnate di montagna, incluso uno slittamento.
Noi altri tre che eravamo con lei in macchina le abbiamo detto diverse volte
che non si sentiamo al nostro agio ne sicuro e ma non ha variato la velocità.
Quando poi ci ha lasciato alla prossima spiaggia per andare a prendere droghe /
marijuana, andando con la auto a noleggio e due neri da qualche parte, ed eravamo li con la insicurezza che non le facessero niente, e che
ritornasse ci siamo proprio stufati. Per caso passava una conoscente della
nave, un'altra Martina di Hannover (si, stesso nome e città di nascita come me),
e le abbiamo chiesto un passaggio che ci ha dato. Con la nuova autista siamo
poi anche andati a vedere una fattoria di te verde, bianco e nero,
interessante.
Il prossimo giorno ho passato da solo con il mio compagno da
ballo: prima giardino botanico di Victoria dove ho potuto dare da mangiare alle
tartarughe giganti:
poi Jet Ski / motoscafo:
Sydney ha un motoscafo a casa sua in Scozia, così mi sono
fidata malgrado la esperienza negativa del giorno precedente con l'altra
conducente impossibile.
Le Seychelles sono molto pulite e curate.
Poi un giorno di riposo in alto mare per arrivare a Diego
Suarez, Madagascar.
Dopo l'isola pulita di Mahè Seychelles era un po' uno scioc
culturale vedere gli immondizie di Madagascar. Più buchi e terra battuta che strade,
un mercato con carne all'aperto con mosche sopra, polli in vendita dove la metà
sembra già mezza morta, mucche in strada che sembrano di non aver carne sulle
ossa ma che danno latte ai piccoli. Controlli militari, per muoversi con noi 4
turisti fuori dal paese il tassista doveva farsi fare un lascia-passare.
Il tassista ci ha portato a una spiaggia da cartolina che poi non è
risultata bella come nelle foto. Ma ci siamo divertiti facendo una passeggiata lunga
al mare invece di un bagno in un acqua che non ci ispirava.
Prima del nostro ritorno abbiamo fatto un picnic e c'erano diversi
bambini intorno a noi, rispettosi, curiosi, senza chiederci niente. Avevamo 4
mele di cui potevamo anche fare a meno ma c'erano più bambini di quattro. La
mia esperienza in Kenya mi aveva insegnato che poteva essere una situazione
snervante dare qualcosa ai bambini: davi magari una t-shirt tua, o una penna o
altro e ti trovavi fra 50 bambini che chiedevano con insistenza di dare anche a
loro qualcosa.
A Madagascar invece era veramente una gioia dividere il
picnic: abbiamo dato le 4 mele alle 4 bambine più vicine e NON LI HANNO
MANGIATI ma accarezzati e annusati per le seguenti 30 minuti che li abbiamo
ancora viste. Dovevate vedere che contente erano. E gli altri non sembravano
gelosi. Non so poi che fine hanno fatto, se li hanno divisi, o portato a casa,
ma noi siamo stati contenti di averli regalati dei sorrisi.
Il giorno dopo poi l'ultima fermata prima delle Mauritius: Réunion.
La valuta è EURO, perché era una colonia francese e in qualche
modo devono ancora avere degli affari insieme. Quello che era deludente:
secondo il piano di viaggio dovevamo arrivare alla capitale St. Denis. Che non è lontano
dal porto. Invece la Costa ci ha organizzato la navetta in un posto molto meno
bello, Saint Paul, dove oltre al mercato e tanti negozi con qualità cinese non
c'era praticamente niente da fare.
E pensate che la distanza per la capitale con dei bei monumenti, musei ecc era la
stessa.
Il mercato era bello, pulito, la carne dietro vetro in banchi
da frigo senza mosche sopra. Ma dovevate vedere i prezzi: tutto il doppio dell'Italia
in media. Sia frutta, verdura, ma anche sigarette, vestiti ecc. Due piccole
palline di gelato ho pagato 3,50 Euro.
Ho preso per 12 minuti l'autobus locale: 2 Euro. Oggi qui
alle Mauritius ho pagato 60 euro centesimi per più strada con l'autobus.
Ma era pulita a Réunion, già qualcosa.
E ora sono qui a Grand Baie in attesa di un ciclone che non
sembra arrivare. Almeno per il momento c'è nemmeno pioggia, solo vento medio
forte. Esco un po' prima che peggiori. (poi appena uscita ho presouna altra pioggia)
Saluti, Martina